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Il Decreto "Cura Italia" approvato dal Consiglio dei Ministri ieri 16 marzo introduce diverse misure sul piano economico come prima risposta alla crisi “Coronavirus”.
Il decreto agisce sui seguenti ambiti:
Ecco di seguito le misure maggiormente significative per le imprese e per i lavoratori autonomi.
1. Sospensione dei versamenti con scadenza il 16 marzo
Per i soggetti con ricavi superiori a 2 milioni di Euro, tutti i versamenti in scadenza il 16 marzo sono prorogati al 20 marzo. Per i settori più colpiti, fra cui il turismo e i trasporti, e per i soggetti con ricavi non superiori a 2 milioni di Euro, il termine di versamento del 16 marzo è prorogato al 31 maggio.
I versamenti sospesi dovranno dunque essere effettuati entro il 31 maggio, con la possibilità di versare gli importi in 5 rate mensili a decorrere dal 31 maggio. Ciò vale non solo per i versamenti in scadenza il 16 marzo, ma per tutti i versamenti in scadenza tra l’8 e il 31 marzo.
I versamenti in scadenza dal 1 aprile al 31 maggio dovranno dunque essere regolarmente onorati, salvo adozione da parte degli organi competenti di eventuali proroghe.
2. Disapplicazione della ritenuta d’acconto
I professionisti senza dipendenti e con ricavi o compensi non superiori a 400.000 Euro nel periodo d’imposta precedente, hanno facoltà di non assoggettare a ritenuta d’acconto le fatture emesse a marzo e aprile. Le ritenute dovranno poi essere versate direttamente dal professionista entro il 31 maggio (in unica soluzione o in 5 rate mensili).
3. Indennità una tantum per professionisti, collaboratori e lavoratori autonomi
Il decreto prevede un’indennità una tantum di 600 Euro esente da imposte a favore di professionisti e collaboratori con partita IVA attiva al 23 febbraio 2020. L’indennità sarà erogata dall’INPS su domanda dell’interessato e nel limite di spesa stabilito.
4. Crediti d’imposta per sanificazione degli ambienti e per contratti di locazione
Il decreto introduce un credito d’imposta del 50%, con limite di spesa pari a 20.000 Euro, per le imprese che sostengono costi per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro.
A gestori di negozi e botteghe (categoria catastale C/1) viene concesso un credito d’imposta del 60% relativamente al canone di locazione del mese di marzo.
5. Erogazioni liberali
Per le erogazioni liberali in denaro finalizzate agli interventi di contenimento e gestione dell’emergenza da Coronavirus spetta una detrazione d’imposta del 30% ma non superiore a 30.000 Euro. Le erogazioni liberali effettuate da soggetti titolari di reddito d’impresa sono deducibili dal reddito.
6. Differimento termini approvazione bilancio
Tutte le società potranno convocare l’assemblea per l’approvazione del bilancio entro 180 giorni dalla data di chiusura dell’esercizio.
7. Sospensione rimborso prestiti piccole medie imprese
Il decreto sospende il pagamento delle rate dei prestiti accordati da banche e altri intermediari finanziari fino al 30 settembre 2020.