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La Giunta Provinciale di Bolzano ha approvato, con deliberazione n. 813 del 17 ottobre 2025, i criteri per la concessione di contributi per gli interventi volti a promuovere la digitalizzazione delle microimprese per il periodo 2025–2028.
Le agevolazioni sono concesse nel rispetto del regolamento (UE) sugli aiuti “de minimis”.
1. Finalità
L’iniziativa mira a sostenere le microimprese locali nell’acquisizione di competenze digitali, nello sviluppo di servizi e strumenti informatici, nella modernizzazione dei processi produttivi e gestionali, e nel rafforzamento della competitività attraverso l’uso delle tecnologie digitali.
2. Soggetti beneficiari
Possono accedere ai contributi:
- Imprese individuali, società di persone e di capitali, consorzi, cooperative e associazioni di imprese legalmente costituite, che esercitano attività artigianali, industriali, commerciali, di servizi o turistiche come attività prevalente in provincia di Bolzano e che rientrano nella definizione di microimpresa (occupano meno di 10 dipendenti e con fatturato o bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro).
- Liberi professionisti e lavoratori autonomi iscritti agli albi o esercenti attività previste tra quelle ammissibili, nei primi cinque anni di attività.
- Sono inoltre ammessi gli esercizi pubblici e strutture turistiche, non però gli esercenti attività di affittacamere/affitto di appartamenti o agriturismo.
3. Iniziative agevolabili
Sono finanziabili le iniziative strettamente connesse all’attività economica svolta in provincia di Bolzano, finalizzate a introdurre o migliorare:
- Modelli organizzativi e di business basati su tecnologie digitali;
- Presenza online e commercio elettronico;
- Gestione dei social media e comunicazione digitale.
In particolare, sono ammissibili:
- corsi di formazione, coaching e tutoring rivolti a titolari, soci e dipendenti;
- attività di consulenza e trasferimento di conoscenze;
- servizi di comunicazione digitale e gestione dei social media (es. spese per agenzie o professionisti specializzati nella gestione dei canali social e la realizzazione di pagine web);
- acquisto e ottimizzazione di software e licenze (inclusi servizi cloud e intelligenza artificiale).
4. Spese ammissibili
Sono ammissibili le seguenti spese:
- Spese di iscrizione e partecipazione ai corsi, onorari dei relatori (max €1.000/giorno o €125/ora), affitto sale e materiale didattico;
- Compensi a consulenti o agenzie specializzate in comunicazione digitale;
- Licenze software e costi di sviluppo/ottimizzazione.
Non sono invece ammissibili costi del personale, acquisto di hardware, spese di viaggio e vitto, pubblicità, IVA e imposte, nonché operazioni tra soggetti collegati o familiari fino al terzo grado.
5. Importi e intensità dell’aiuto
Spesa minima ammissibile per domanda: €2.000
Spesa massima ammissibile per domanda: €15.000
Contributo massimo: 60% della spesa ammessa
6. Presentazione delle domande
È ammessa una sola domanda per anno.
Termine ordinario: 30 settembre di ogni anno; per il 2025, eccezionalmente, 31 dicembre 2025.
Le domande devono essere inviate prima della realizzazione delle iniziative (intesa come fatturazione a saldo) e trasmessevia PEC all’ufficio provinciale competente, utilizzando la modulistica ufficiale reperibile all'indirizzo: https://civis.bz.it/it/servizi/servizio.html?id=1045225 .
Le richieste devono contenere descrizione dell’iniziativa, preventivi, finalità e durata.
7. Istruttoria e concessione
Le domande complete vengono esaminate in ordine cronologico.
La concessione del contributo avviene con decreto del direttore della struttura provinciale competente; l’importo ammesso è arrotondato ai 100 euro inferiori.
8. Rendicontazione e liquidazione
La rendicontazione deve avvenire entro la fine dell’anno successivo alla concessione.
Le spese devono essere documentate tramite fatture e documentazione di pagamento.
Il contributo è liquidato proporzionalmente alle spese effettivamente sostenute.
9. Obblighi e controlli
I beneficiari devono:
- rispettare contratti collettivi, norme sulla sicurezza e previdenza;
- mantenere l’attività economica in provincia di Bolzano per almeno due anni dall’ultimazione dell’iniziativa;
- conservare la documentazione e collaborare ai controlli.
La Provincia effettuerà controlli a campione su almeno l’8% delle iniziative.
In caso di irregolarità o cessazione anticipata dell’attività, l’aiuto è revocato e le somme vanno restituite con gli interessi legali.